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Febbraio 2013 – La lunga vita di Marianna Ucria

 Febbraio 2013

LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA” di Dacia Maraini

Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna, ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa: “Il silenzio si era impadronito di lei come una malattia o forse una vocazione”.
Le si schiudono così saperi ignoti: Marianna impara l’alfabeto, legge e scrive perché questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo. Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime e di cui lei stessa è stata vittima.
Eppure Marianna compirà i gesti di ogni donna, gioirà e soffrirà, conoscerà la passione.
Nonostante il libro sia importante e scritto con maestria non ha incontrato il parere favorevole di alcuni lettori: la figura di Marianna è apparsa esageratamente “femminista” e, a volte, poco reale. La scrittura è sicuramente valida anche se l’uso frequente di termini dialettali, con l’introduzione anche di  piccoli dialoghi, rende poco scorrevole la lettura.
Resta sicuramente valida la descrizione dei paesaggi siciliani, molto coinvolgente e in grado di trasportare chi legge in quei luoghi.
Non tutti i lettori, comunque, consiglierebbero questo libro ad un amico….!!!!!